Il “verde urbano” ha una storia estremamente complessa e affonda le sue radici già nel periodo delle antiche civiltà egiziane e mesopotamiche.
La naturale inclinazione umana verso l’idea di “giardino” come luogo di serenità interiore e bellezza esteriore ha persino risvolti ancestrali così come ci narra la Bibbia.
Nell’evoluzione storica del rapporto tra città (costruito minerale) e giardino (costruito vegetale) si è verificato spesso, nei secoli, una trasformazione di questo rapporto in funzione dei mutamenti dei bisogni umani.
Storicamente, nel caso di Martina, il rapporto città-giardino si è configurato sin dall’origine in un legame fondamentale per sua la storia economica e sociale.
Sia i giardini pubblici (dai più antichi come Villa Garibaldi e Piazza vittorio Veneto ai più contemporanei come Villa Carmine) che privati, in particolare nel centro storico, vedi le pertinenze verdi di importanti palazzi signorili, documentano l’amore dei martinesi nei confronti di quel “fare giardino” che è dimostrazione di un’alta cultura paesaggistica.
Partendo da questi presupposti si proporrà un allestimento che faccia riscoprire l’attenzione, un po’ assopita in questi ultimi anni per il giardino ed in particolare per l’arredo verde urbano che ha da sempre contraddistinto la nostra città.